Dopo esperienze trasversali che l'hanno visto performer e autore musicale per cinema, teatro e TV (Moni Ovadia, Michele Santoro, Mario Monicelli, ecc...), Alfredo Lacosegliaz propone in questa produzione una sintesi temporanea del suo pensiero al riguardo della musica d'ascolto.
Un caleidoscopio di ritmi e colori il nuovo CD di Alfredo Lacosegliaz, che si presenta rivelatore di un ethnocyber appena coniato. Alfiere e portatore della musica acustica, propone in questa produzione alcune commistioni possibili tra la musica popolare "alta" dell'Est Europa e una scrittura di accennata (leggera, discreta) contemporaneità.
Niente di nuovo sotto al sole: Alfredo Lacosegliaz continua nei suoi iperbolici azzardi ritmici e armonici che invitano ad allargare la sfera della percezione. Una proposta che parte dalla Mitteleuropea di Levante per congiungersi libertina a sonorità di Orienti medi e distanti.
Salutiamo con un applauso ritmico il ritorno di Lacosegliaz: una danza tra l'epica dei Balcani e il ghigno della Patafisica, una dichiarazione di festa continua che esorcizza il grigio di questi Tempi Moderni.
1) In àugura 2’59”
2) Grazie 4’37”
3) Danzando su ceneri 4’39”
4) Messaggero 3’10”
5) Tarli 3’54”
6) Sul sentiero dell’asina bianca 3’29”
7) Cordance 3’21”
8) Trittico 3’19”
9) Lehayim 6’21”
10) Ballata dell’invettiva 5’50”